Gli incentivi per l’auto elettrica sono finalmente una realtà; il meccanismo di incentivazione è semplice (sconto sul prezzo di vendita al momento dell’acquisto), l’interpretazione e comprensione del decreto un po’ meno.
Con questa semplice guida spieghiamo quindi chi e come può beneficiare degli incentivi nell’acquisto di un veicolo elettrico.
Il decreto 11 gennaio 2013 ha ufficialmente introdotto anche in Italia gli incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni; le immatricolazioni saranno possibili a partire dal 14 marzo 2013.
I fondi stanziati sono limitati e differenziati a seconda di chi acquista e della classe di emissioni inquinanti; il portale on line del MISE pubblicherà un contatore aggiornato sull’avanzamento degli incentivi erogati.
In questo articolo tratteremo solo il caso di veicoli 100% elettrici o ibridi con emissioni di CO2 inferiori a 50 g/km.
Condizione indispensabile in ogni caso è che il veicolo acquistato sia immatricolato per la prima volta.
Esistono sostanzialmente due possibilità per chi intende acquistare questi veicoli:
1° POSSIBILITÀ
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Fondi disponibili 2013 | 3,5 milioni di euro |
Destinatari dell’incentivo | – veicoli pubblici o privati destinati all’uso di terzi – veicoli utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni (flotte aziendali) |
Condizioni per avere l’incentivo | – emissioni CO2 < 50 g/km – rottamazione di un veicolo di almeno 10 anni della stessa categoria – essere proprietari del veicolo rottamato da almeno 1 anno |
Valore dell’incentivo | 20% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 5.000 euro |
Natura dell’incentivo | Sconto diretto sul prezzo di vendita al momento dell’acquisto |
2° POSSIBILITÀ
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Fondi disponibili 2013 | 1,5 milioni di euro |
Destinatari dell’incentivo | – tutte le categorie di acquirenti (privati, uso di terzi, flotte aziendali) |
Condizioni per avere l’incentivo | – emissioni CO2 < 50 g/km – senza rottamazione di altri veicoli |
Valore dell’incentivo | 20% del prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 5.000 euro |
Natura dell’incentivo | Sconto diretto sul prezzo di vendita al momento dell’acquisto |
Quindi:
- I privati hanno a disposizione i fondi relativi alla seconda possibilità (1,5 milioni di euro), con il vantaggio di non dover necessariamente e contestualmente rottamare un veicolo di pari categoria di almeno 10 anni.
- Le aziende possono accedere a entrambi i fondi: nel primo caso le risorse complessive sono più ampie (3,5 milioni di euro), per cui presumibilmente saranno disponibili più a lungo; la condizione è però quella di dover rottamare contestualmente un veicolo di pari categoria di almeno 1o anni. Per evitare la rottamazione, hanno a disposizione le risorse stanziate per la seconda possibilità (1,5 milioni di euro), più ridotte e quindi presumibilmente destinate ad esaurirsi prima.
MODALITÀ OPERATIVE DI RICHIESTA ED EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo è ripartito in parti uguali tra un contributo statale, nei limiti delle risorse disponibili, e uno sconto praticato dal venditore.
I venditori dei veicoli agevolati, per la prenotazione dei contributi, devono provvedere a registrarsi al sistema informatico secondo la procedura resa disponibile sul sito www.mise.gov.it, ottenendo, secondo la disponibilità di risorse, una ricevuta di registrazione della prenotazione. Entro novanta giorni dalla prenotazione i venditori confermano l’operazione, comunicando il numero di targa del veicolo nuovo consegnato.
Le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo provvederanno poi a rimborsare il venditore per l’importo del contributo erogato, recuperando l’importo del contributo quale credito d’imposta.
Il portale informatico messo a disposizione dal MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) pubblicherà tempestivamente gli aggiornamenti sull’utilizzo dei fondi e sulle risorse ancora disponibili.